13 GIUGNO – 14 LUGLIO 2019

Teatro Paesana – Via Bligny n. 2, Torino

Inaugurazione giovedì 13 GIUGNO, ore 18.00.

Ingresso libero

Le generazioni venute al mondo nel nuovo millennio sono ridondantemente etichettate come “nate col telefono in mano”, sottintendendo una capacità innata nel destreggiarsi con i nuovi media tecnologici e una propensione a utilizzare gli stessi con tale facilità da risultare alla pari di un ormai vetusto gioco da tavolo. Queste circostanze tendono a dirigere i bambini verso un isolamento che per gli adulti non è così drastico.

L’artista torinese – classe 1985 – fa di questa questione il fulcro del proprio lavoro, con lo scopo di trasmettere, attraverso la scultura, la realtà delle cose, sperando di risvegliare le coscienze di fronte ad un problema che col tempo sta diventando sempre più grande. Dal 13 giugno al 4 luglio 2019, queste sculture cercheranno di dialogare con i cittadini del capoluogo piemontese e con chiunque avrà la curiosità di visitare gli spazi espositivi del Teatro Paesana, in collaborazione con la Galleria davidepaludetto | artecontemporanea e con il castello di Rivara. Le opere esposte riassumono al meglio l’intensità del pensiero di Simone, rivelando una triste verità che vuole scoprire le carte di un gioco ormai da tempo ignorato e assecondato.

Simone Benedetto si interroga sul peso reale degli elementi. Alla miniaturizzazione dei processi – immersiva ed infida forma di inserto nella memoria – Benedetto risponde con un gigantismo cavo e una prorompente innocenza da Teddy Bear, che appare più come un Godzilla. Alla facilità con cui è possibile reperire immagini e video dai contenuti violenti o pornografici da parte di bambini e ragazzi, Benedetto oppone i suoi orsetti giganti come guardiani, ma più che icone della difesa essi sono troll, intralcio, ostacoli piazzati davanti all’ingranaggio del flusso informativo divenuto inarrestabile.

Sfumatura censoria, nascondimento dell’orizzonte visivo, attivatori di innocenza da vedersi come possibilità/opportunità di non sapere. L’opera di Benedetto, che pur risente di modelli importanti, da Claes Oldenburg a Jeff Koons, Paul McCarthy e Charles Ray su tutti, si manifesta dunque come una possibilità di giocare attraverso la sospensione dello sguardo. Gli elementi sulla pelle – le armi – esauriscono infatti il loro potenziale nel proprio doppio ludico-difensivo: la pelle dell’orso come luogo simbolico del passaggio. Una sintesi dell’essere tradotti nell’età adulta, proposta ad adulti affinché non sia sottaciuta la narrazione generazionale; il tutto all’interno di un processo di selezione che ha continuamente bisogno di immagini grandi per non cedere alla normalità schiacciante delle ‘immaginette’. Sofferta, esemplare, retroattiva: una pelle dell’orso da vendere cara.

La serie Together Alone, invece, è qui presentata da un gruppo scultoreo composto da due bambini intenti a fare qualcosa con dei tablet alla mano– sta all’immaginazione del pubblico dedurre cosa sta scorrendo su quegli schermi immobili. Il bambino stante e la bambina seduta rievocano due ricorrenti situazioni in cui oggi è possibile osservare le nuove generazioni, ma quanto è da considerare normale tale immagine? Stereotipare tale condizione si è trasformata in prassi, anche se ai più anziani forse riporterà alla mente i vecchi tempi e le corse in giardino, dove la fantasia era l’unico “medium” a disposizione.

L’ultima opera esposta ritrae un bambino-soldato che tiene nella mano destra un’arma da fuoco e nella sinistra, a penzoloni, un orsacchiotto di pezza. Zaino in spalla e cappellino in testa, questa figura sembra lottare interiormente tra un dovere e un piacere. Come l’antico detto recita “Prima il dovere e poi il piacere”, in questo caso viene da dubitare sulla possibilità di applicare tali parole, perché oltre ai doveri esistono anche i diritti e ogni bambino ha il diritto di crescere e di affrontare le tappe della vita secondo il giusto ordine.

Orari di visita:

TEDDY BEAR – TOGETHER ALONE è visitabile da giovedì 13 giugno fino a giovedì 4 luglio 2019, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, dal martedì alla domenica. Ingresso libero.

Contatti

Davide Paludetto Arte Contemporanea – tel: 011 888641 – info@davidepaludetto.com

Enrico Debandi (direttore artistico) – cell: 339 3504384 – direzioneartistica@palazzosaluzzopaesana.it

Gabriele Ferrarotti (responsabile spazi) – cell: 349 5458021 – eventi@palazzosaluzzopaesana.it